La storia dell’architettura è fatta principalmente di opere visibili, ma non si può dimenticare l’invisibile, ovvero le utopie e il mai realizzato; questo è il caso dell’Acropoli Alpina, un progetto mai terminato, di cui tuttavia ci sono arrivati dei frammenti.
Archivi della categoria: A spasso per Trento nel Novecento
La storia della società Filarmonica di Trento
nere una sede, funzionale sia all’allestimento dei concerti che alle esigenze della Scuola musicale. Sul finire del secolo però la disponibilità di spazi divenne una necessità: il Comune di Trento con dei provvedimenti inibì l’uso della sala municipale per gli spettacoli concertistici e chiuse il Liceo musicale.
Santa Maria Maddalena, da chiesa a luogo di movida
Le aree limitrofe a via Santa Maria Maddalena sono oggi sono luogo di “movida” (così viene definitiva dai media locali). Della chiesa che vi si ergeva ne rimane memoria solo dal nome della via.
San Martino: il fiume che non c’è
Se si volesse riassumere la storia del quartiere San Martino in poche parole sarebbe davvero difficile poter usare la parola “fortuna”. Il quartiere ha subito da metà ’800 una serie di disgrazie che ne hanno profondamente segnato la sua storia. La prima di queste disgrazie è avvenuta nel 1858 con lo spostamento del fiume Adige.
Un parco che era una cava
La pratica dell’estrazione della pietra calcarea nella collina di Trento è stata millenaria, probabilmente coeva allo sviluppo della Tridentum romana. Fu l’apertura della ferrovia nel 1859 a dare un vero e proprio impulso all’estrazione. Prima i trasporti erano lenti, ma poi i treni consentirono velocità e abbassamento dei costi. Fu così che molti degli edifici di Vienna, tra i quali il Palazzo della Borsa e del Parlamento, vennero costruiti anche con pietra trentina. Agli inizi del ‘900 però l’attività iniziò a soffrire la concorrenza veronese e vicentina e l’introduzione di nuove tecniche di lavorazione.
Palazzo Meli del Monte: una delle case affrescate più affascinanti del Nord Italia
Palazzo Meli del Monte è una delle residenze signorili più insigni presenti a Trento tra quelle portate a termine nella prima metà del ‘500. L’architettura rinascimentale del palazzo allora veniva riconosciuta come un’architettura “moderna” e innovativa e questo palazzo non ne è l’unica testimonianza presente nel capoluogo. Il palazzo sorge nella zona detta del “Cantone”: documenti del ‘600 lo citano come “cantone delle herbe” o come “piazza ove si vende il cacio”.
Piazza Cesare Battisti: memorie di un quartiere che non c’è più
L’attuale piazza Cesare Battisti venne ricavata fra il 1934 e il 1937 dalla distruzione di un intero quartiere solcato da due stradicciole chiamate fossati: Fossato del Teatro e Fossato San Simone. Ben 30 case demolite diedero spazio a questa piazza.
San Martino, la storia di un quartiere attraverso le sue cicatrici
Oggi intrappolato tra il rumore del traffico e il cemento, il quartiere di San Martino sembra ancora non riuscire ad accettare il fatto che la sua storia venga dimenticata. Della sua storia legata all’economia fluviale rimangono delle tracce: gli affreschi rinascimentali sulle facciate e la medievale Torre Verde.
Due tesori al parco Gocciadoro: la cappella di sant’Adalberto e Villa Bernardelli
Il parco Gocciadoro a Trento è una meta sicuramente ambita da chi vuole trovare un po’ di fresco nelle calde estati cittadine. Chi non ci ha mai fatto un picnic o una partita a beach volley in quello che – con i suoi 11 ettari – è il parco più esteso del capoluogo?
Largo Carducci, storia di un angolo di città che non c’è più
Largo Carducci oggi è noto alle cronache più per la movida che per altro, un angolo della città che si anima all’ora di aperitivo e che rimane sveglio talvolta fino a tarda notte. Largo Carducci è come una vetrina. Tutti ci passano per un motivo o per l’altro, o per farne parte e consumare qualcosa in compagnia, o per salutare qualche conoscente già seduto.